Manny: Jo, è stato fottuto.
Joel: Nah, quello stava solo fottendo.
(Manny e Joel – Isaiah Kristian e Josiah Gabriel)Paps: Oh, pensavo che tu fossi scomparso.
Manny: Avresti dovuto cercarci.
Paps: Credo di aver trovato qualcosa di meglio.
(Paps e Manny – Raúl Castillo e Isaiah Kristian)
Utica, USA. Joel, Jonah e Manny sono 3 giovani fratelli portoricani che vivono insieme ai loro due genitori, un padre violento e dalle reazioni esagerate e una madre tanto bella quanto persa dentro sé stessa.
Mentre Joel e Manny crescono in modo più usuale, Jonah con il passare del tempo inizia a sentire delle differenze rispetto agli altri fratelli. Questo percorso di crescita diverso, però, non gli impedirà di volergli bene a modo suo per sempre.
Dramma di Jeremiah Zagar che racconta la storia della crescita piena, assoluta e verso gli inferi della propria normalità di tre giovani vittime della propria famiglia e della società in cui vivono. Joel, Jonah e Manny – bravi tutti gli interpreti che ne ricomprono i non semplicissimi ruoli – sono tre ragazzi che imparano a mangiare e a vivere da soli, abbandonati nella crescita dai propri genitori, ripetendo azioni che sono spesso tipiche di altri mammiferi. Già, mammiferi e non persone, o probabilmente entrambe le cose, e in questo caso risulta importante sottolinearlo in modo chiaro. Animali che si supportano e si aiutano a vicenda per tutte quelle che sono le azioni e le funzioni basilari che permettono la vita umana di persone di quegli ambienti come il furto, la caccia, il sesso ed altro ancora; l’educazione di animali, quindi, non di bambini o di esseri umani. A questi si contrappone una coppia di genitori egocentrici ed egoisti visti, letti e analizzati con gli occhi dei figli. Il limite di un lavoro del genere, alla ricerca di risultati elevati e d`effetto, sta proprio nel suo faticare a toccare l`anima delle persone, che riescono con difficoltà ad esserne affascinati ed è un peccato, perché proprio questo legame interiore sarebbe dovuto essere il motore di qualcosa del genere. La trama fornisce anche una distante immagine dei sobborghi degli Stati Uniti, dove la vita viene vissuta da operai delle catene di montaggio ormai fuori dai tempi moderni e da scansafatiche nullafacenti in un eterno presente, come fosse qualcosa di cui non possiamo conoscere il punto di partenza e neppure il punto di arrivo. Focus particolare anche sulla violenza domestica di un marito su una moglie, perpetrata come se si trattesse della cosa più normale del mondo da mettere in pratica. Per il resto, fotografia superiore e da stropicciarsi gli occhi, il tutto condito con dei disegni essenziali che esprimono in modo semplice e diretto i concetti raccontati dalla pellicola. Non un capolavoro, ma resta un prodotto interessante anche se riuscito solo in piccola parte rispetto a delle alternative più alte.
Genere: Drammatici
Interpreti: Evan Rosado, Josiah Gabriel, Isaiah Kristian, Sheila Vand, Raúl Castillo, Terry Holland
Un film di: Jeremiah Zagar
Durata: 94 minuti
Data di uscita: 16 maggio 2019