Questo è un piccolo passo per l’uomo, e un passo da gigante per l’umanità.
(Juan Nuñez – Gael García Bernal)
Juan non vuole crescere e, insieme all`amico Benjamin, ha da tempo pianificato un furto da ricordare. Il loro progetto è rubare opere maya e delle popolazioni native del centroamerica, tra cui la famosa maschera funeraria di re Palal, dal Museo Nazionale di Città del Messico.
Tutto va in porto e due ragazzi tornano a casa con le borse piene di tesori dal valore inestimabile, e proprio in quel momento assistono in televisione alla notizia di quello che hanno appena fatto insieme alla loro famiglia. Dopo essersi resi conto di quanto è grave quello che hanno fatto, Juan e Benjamin cercano disperatamente un acquirente per le opere.
Dramma poliziesco che, seppur ambientato in Messico, fa venire in mente tante situazioni e stati dell`arte che possiamo trovare nella nostra martoriata Italia. In primis quella della condizione giovanile, dove una strana e per certi versi ottusa voglia di restare sempre ragazzi porta persone di famiglie un minimo benestanti o comuque non sul lastrico a cercare stimoli ai limiti della follia pur restando con una parte di loro saldamente ancorata a chi gli da il pane per campare. In questo modo una storia vera come quella dei due ladri al Museo Nazionale di Antropologia di Città del Messico viene in parte romanzata, dando spazio non ai numeri in senso stretto ma mettendo il focus principale su alcuni aspetti della situazione messicana da analizzare. Uno di quelli che colpisce maggiormente è l`oscuro ma profondo legame tra il Messico di oggi e il Messico di ieri, prima dell`arrivo dei Conquistadores spagnoli. Ogni messicano moderno ha qualche goccia di sangue antico, e molti sentono un legame forte e indissolubile con il mondo messicano di 5 secoli fa; questo legame viene tenuto in vita anche grazie ai meravigliosi reperti che i protagonisti della pellicola – ottimo come sempre Gael Garcia Bernal – decidono di rubare, senza avere piena coscienza delle conseguenze delle loro azioni. L`estetica bellissima delle antiche opere d`arte maya aiuta ad innamorarsi della trama che possiede anche un tocco magico, come magiche erano le azioni di quelle antiche culture, una magia va detto di rado positiva. Interessante è poi la fotografia che viene fatta del mercato del contrabbando dell`arte antica, una galassia in continua crescita ma che segue precise regole che, se non rispettate, possono portare guai seri. Infine, fondamentale è l`analisi del rapporto figli-genitori e di come questo si sviluppa alla luce delle tante cose dette in Messico. Detto questo, la realizzazione manca purtroppo del calore necessario a farla emergere in tutta la sua potenziale forza ed energia, e l`interazione che genera con lo spettatore è di matrice locale o comunque su stardard troppo diversi da quelli comprensibili da tutto. Peccato che questo configuri il prodotto come qualcosa di normale rispetto alla sua eccezionalità.
Museo – Folle Rapina a Città del Messico
Genere: Drammatici, Polizieschi
Interpreti: Gael García Bernal, Leonardo Ortizgris, Alfredo Castro, Simon Russell Beale, Lisa Owen, Bernardo Velasco, Leticia Brédice, Ilse Salas, Lynn Gilmartin, Maite Suarez Diez
Un film di: Alonso Ruizpalacios
Durata: 128 minuti
Data di uscita: 31 ottobre 2018